Dopo aver festeggiato il 25° anniversario siamo pronti ad affrontare la 26° stagione!
Sei un assistente bagnanti professionista? Hai un’età compresa tra 18 e 45 anni? Conosci a menadito le procedure di rianimazione secondo le ultime linee guida IRC? Vuoi passare un’estate dinamica e conoscere ragazze/i? Vuoi entrare in un team di professionisti formati per gestire al meglio situazioni di emergenze (non solo balneari)? Sei disposto ad entrare in una struttura che impone molte regole, orari, sacrifici ma ti garantisce lealtà’, rispetto, formazione continua… un adeguato guadagno e molte soddisfazioni? Allora COMPILA IL FORM che trovi nella sezione Lavora con noi, se i tuoi requisiti corrisponderanno alle nostre aspettative ti contatteremo, fisseremo un colloquio e ti inseriremo ne nostro team!
01.12.2022 La Guardia Costiera di Jesolo ha, da sempre, fornito un valido supporto ai nostri assistenti ai bagnanti e, in questi 25 anni, si è creato un reciproco rapporto di stima e collaborazione.
L’occasione di un confronto tecnico ci ha permesso di ringraziare il Comandante Livio Unti ed tutto il suo staff per la disponibilità dimostrata in questi anni e confermare la nostra volontà ad offrire la nostra professionalità a servizio della sicurezza, a 360°.
22.11.2022 WELA coglie l’occasione del 25° anniversario per ringraziare l’Amministrazione Comunale rappresentata dalla Sindaco Roberta Nesto per la grande disponibilità dimostrata in questi anni.
Il costante dialogo e lo scambio di idee con le Istituzioni ha portato ad una crescita di tutto comparto del salvamento, portando continue innovazioni e rappresentando un’eccellenza in Veneto ed in Italia.
L’«equipe speciale» in riva al mare: rianimato dai due operatoriCorriere del Veneto (Venezia e Mestre)
30.06.2021 Corriere del Veneto. JESOLO Un infermiere sotto un ombrellone, un medico anestesista su un lettino in prima fila, una turista svizzera come traduttrice e due bagnini ben addestrati. Ieri mattina una «equipe» speciale formata dal caso tra i bagnanti del consorzio ……. di Jesolo ha salvato la vita ad un turista austriaco colto da infarto al suo primo giorno di vacanza. Dopo aver raggiunto l’albergo di piazza Marina scelto per la villeggiatura, aver fatto il check-in e sistemato le proprie cose in camera, marito e moglie sono scesi in spiaggia. Erano da poco passate le 9, l’uomo non ha dimestichezza con l’ombrellone e così risale per chiedere l’aiuto di un addetto del consorzio. Tornato al posto, però, accusa un malore. La moglie capisce subito la gravità della situazione e grida in cerca di un qualsiasi aiuto. In un istante un infermiere seduto sullo sdraio accanto si getta verso di lui.
«Lo ha steso a terra, gli ha fatto un cuscino con un asciugamano e ha iniziato il massaggio cardiaco», raccontano alcuni bagnanti. Uno di loro corre alla torretta e allerta i bagnini di salvataggio, che in quel tratto di arenile è gestita dalla ditta Wela. «Ho preso il defibrillatore e il pallone autoespandile, l’Ambu, e ho sceso le scale», racconta Enrico Tomasella. In quei pochi istanti il collega di torretta, Emanuele Lunari, si è già lanciato tra gli ombrelloni per raggiungere il 78enne. «Saltava i lettini come fossero ostacoli», racconta una bagnante. “Non è il mio primo intervento, so che il tempismo è tutto», commenta lui. Nel frattempo il turista perde conoscenza. Lunari procede con la rianimazione cardiaca e non appena Tomasella lo raggiunge collegano il defibrillatore al petto del turista. «Lo strumento diceva che non era necessaria la scarica — riprende quest’ultimo — e così abbiamo continuato con la rianimazione e usato l’Ambu, che sostituisce il bocca a bocca impraticabile con il Covid». In questi istanti critici e delicatissimi i bagnini non sono soli. Stesa su un lettino in prima fila c’è la dottoressa ……….., medico anestesista dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. È in vacanza anche lei ma non esita un istante e va a dare il proprio contributo, che si rivelerà fondamentale.«Ho assistito alle manovre respiratorie e con l’ossigeno, ma non è servito defibrillare — spiega —. Dopo tre cicli di massaggio cardiaco il signore ha ripreso polso e a respirare in maniera autonoma».
Nel frattempo la direzione del consorzio ha allertato i sanitari del Suem 118 , partiti a sirene spigate dall’ospedale di Jesolo. In quei pochi minuti il 78enne ha ricominciato anche a parlare, ma non conosce l’italiano). Ecco che un’altra turista, una giovane svizzera ha fatto la traduttrice tra l’uomo, i bagnini, la dottoressa e i sanitari che nel frattempo lo caricano in ambulanza e volano verso il nosocomio di San Donà dopo averlo stabilizzato.
Chi lo dice che il bagnino sappia a malapena leggere e scrivere? … Sicuramente non è così in WELA.
Tra i nostri professionisti oltre a numerosi atleti, anche di livello internazionale, abbiamo anche studenti universitari, di economia, giurisprudenza, di meccatronica, poi ingegneri, avvocati, biologi, architetti, attori e… scrittori.
Fabio Maiano ad esempio, con una formazione ad indirizzo scientifico, esperto assistente ai bagnanti che in estate vigila sulla sicurezza balneare, è da sempre appassionato di storia e della città di Venezia. Questo connubio ha portato alla pubblicazione di due romanzi storici ( In nome de lo Messer Santo Marco e Le lunghe ali de lo Messer Santo Marco) oramai top seller su Amazon. Il terzo romanzo è prossimo…
Deborah Bincoletto, collega di Fabio, laureata in Scienze della società e del servizio sociale, Maestra presso una scuola dell’infanzia, ha da poco pubblicato il suo primo romanzo Il club della solitudine, un libro che affronta il tema della realizzazione di sé stessi inseguendo i propri sogni, mantenendo intatta la propria indole.